Dall’1 all’11 marzo 2018
Orari: da martedì a sabato ore 21 – domenica ore 16,00
FATHER AND SON
ispirato a Gli Sdraiati e Breviario comico di Michele Serra
con Claudio Bisio
e con i musicisti
Laura Masotto violino
Marco Bianchi chitarra
scene e costumi Guido Fiorato
musiche Paolo Silvestri
luci Aldo Mantovani
regia Giorgio Gallione
Father and son racconta il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori e con un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. E’ una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto.
Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso e invadente quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. La società dalla quale i ragazzi si defilano è disegnata con spietatezza e cinismo: ogni volta che la evoca, il padre si rende conto di offrire al figlio un ulteriore alibi per la fuga.
E’ una società ritorta su se stessa, ormai quasi deforme, dove non è chiaro se i vecchi lavorano come ossessi pur di non cedere il passo ai giovani o se i giovani si sdraiano perché è più confortevole che i vecchi provvedano a loro.
In Father and son inventiva sfrenata, comicità, brutalità, moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono a Claudio Bisio, al suo attesissimo ritorno sulla scena, di confrontarsi con un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica al tempo stesso.
“Annoto con zelo scientifico, e nessun ricamo letterario: sei sdraiato sul divano, immerso in un accrocco spiegazzato di cuscini e briciole, il computer acceso appoggiato sulla pancia. Con la mano destra digiti qualcosa sull’i-phone. La sinistra regge con due dita un lacero testo di chimica. Tra lo schienale e i cuscini vedo l’avanzo di uno dei tuoi alimenti preferiti: un wurstel crudo. La televisione è accesa, a volume altissimo, su una serie americana nella quale due fratelli obesi, con un lessico rudimentale, spiegano come si bonifica una villetta dai ratti. Alle orecchie hai le cuffiette collegate all’iPod: è possibile, dunque, che tu stia anche ascoltando musica. Non essendo quadrumane, purtroppo non sei ancora in grado di utilizzare i piedi per altre connessioni; ma si capisce che le tue enormi estremità, abbandonate sul bracciolo, sono un evidente banco di prova per un tuo coetaneo californiano che troverà il modo di trasformare i tuoi alluci in antenne, diventando lui miliardario, e tu uno dei suoi milioni di cavie solventi… Ti guardo, stupefatto. Tu mi guardi, stupefatto della mia stupefazione, e commenti: “E’ l’evoluzione della specie”. Penso che tu abbia ragione. Ma di quale specie, al momento, non ci è dato sapere.”
da Father and son di Michele Serra
RASSEGNA STAMPA
Dieci minuti di applausi ogni sera. (…) Il regista Giorgio Gallione ha fatto un ottimo lavoro, Claudio Bisio trova equilibrio e misura nel cogliere in questo papà il lato ironico ed eroico senza farne una maschera.
Anna Bandettini, Repubblica
Perfetto Claudio Bisio nel governare una simile girandola di affondi birbanti e paradossi surreali. Lo affiancano con efficacia Laura Masotto al violino e Marco Bianchi alla chitarra. (…) Divertimento e intelligenza, un’accoppiata che ormai a teatro diventa sempre più rara . Enrico Fiore, Il Mattino
Bisio è aperto, cordiale, amichevole; ma mai condiscendente. In più egli ha una forza di misura dei tempi, di avanzamento (verso il pubblico) e un’inclinazione, quasi un pudore, nel tirarsi indietro al momento giusto, che fanno di lui una presenza tanto ammirata quanto amata dagli spettatori. “Father and son” gli si adatta alla perfezione. Franco Cordelli, Corriere della sera